Amanda Chiarucci

Eadem mutata resurgo, 2020-2021, carta, stampe fotografiche, carta millimetrata, legno, 134x83x56 cm

Nata a Cesena nel 1974, Amanda Chiarucci consegue la Maturità Classica a Forlì e il Diploma in Pittura e Costume per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
I suoi esordi artistici sono legati all’happening e alla performance. Realizza successivamente diversi cicli di opere – “Ninfa”, “Camicie di forza”, “Matrjoske”, “Madonne” – dedicate all’indagine della figura femminile, tra passato e presente, quotidianità e sacralità.
La sua prima personale, “Matrjoske”, è allestita alla Galleria del Loggiato di Cesena. Nel 2005 risulta tra i vincitori del Premio Celeste, nella categoria Pittura Mediale, con l’opera “Finché il mio sangue non sia puro” e partecipa alla collettiva “Young Italian Painters” alla Sacy Gallery di Firenze. Il 2007 si apre con il ciclo di autoritratti e ritratti fotografici “Madonne”, esposto allo Spazio Cotogni di Forlì con la curatela di Giovanni Gardini. Nel 2014 espone al MEAM, Museo Europeo di Arte Moderna di Barcellona nell’ambito della collettiva “Martyrium Sanctae Eulaliae” e al MUSAS, Museo Storico Archeologico di Santarcangelo (RN) in occasione della collettiva “La scrittura disegnata, quaderni di artisti e scrittori contemporanei tra disegno, parola e invenzione quotidiana”, a cura di Claudio Ballestracci e Dacia Manto, nell’ambito della Biennale del Disegno di Rimini. Nel 2013 realizza il progetto “Talee” con una tecnica completamente differente da quelle utilizzate in precedenza (Golden Venture) per esplorare un tema fondamentale nella vita, ossia il tempo. Da qui la personale “Il sentimento dell’evoluzione” alla Galleria Luigi Michelacci di Meldola (FC) nel 2015 e le collettive “Dialoghi Paralleli” alla Galleria Lara e Rino Costa di Valenza (AL) e “La scultura è una cosa seria” alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, curata da Niccolò Bonechi. Nel 2018 partecipa al “Cantiere Disegno” della Biennale del Disegno di Rimini, nella sezione curata da Massimo Pulini presso il Museo della Città di Rimini. Negli ultimi anni partecipa alle Fiere di Arte Contemporanea, presenti soprattutto nel circuito del Nord Italia, insieme alla Galleria Lara e Rino Costa Contemporanea di Valenza (Alessandria) come ArteFiera di Bologna, ArtVerona e Bergamo Arte Fiera. Vive e lavora a Meldola, in provincia di Forlì.

Derive, 2018, carta,gesso, legno
Onde maestose, 2018, cartine geografiche
De divina natura, 2019, 165x61,5x61,5 cm
Prima di fiorire, 2020
Spira mirabilis, 2021
C'è qualcosa che si muove sotto il ghiaccio, 2019, 91,5x93x17,5 cm