Arcangelo Sassolino

Senza titolo

Arcangelo Sassolino è nato a Trissino (Vicenza), nel 1967. Dopo aver vissuto alcuni anni a New York, ora vive e lavora a Trissino.
La sua opera ha a che fare con l’esercizio della forza, inteso come il limite fisico cui un materiale può espandersi o resistere ad una tensione imposta da un fattore esogeno.
Nelle opere di Sassolino gli spettatori si trovano dunque davanti a materiali industriali ben noti, come l’acciaio inossidabile, il vetro o il cemento. Tali materiali sono spesso impiegati per costruire macchine meccaniche/termodinamiche, che spingono gli elementi a raggiungere i loro limiti: velocità estreme, attrito, gravità, calore, pressione.
Le sculture di Sassolino sono performance inorganiche in cui le macchine prendono vita, si rompono per contrasto e conflitto di forze, sull’orlo del crollo (che è un aspetto fondamentale del suo lavoro nonché il senso ultimo). Lavora attorno a concetti come imprevedibilità, perdita, caducità, pericolo, fallimento.

Analisi, acciaio, vernice, dimensioni variabili